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Institut für Archäologie Prähistorische Archäologie

L'abito femminile in area alpina nel primo millennio a.C. – Tra archeologia sociale e antropologia / Le vêtement féminin entre les Alpes et le Pô au 1er millénaire av. J.-C. – Entre archéologie sociale et anthropologie

von Luca Tori

 

Abstract: Tematiche
La tesi di dottorato è dedicata alla disamina del costume femminile nel versante meridionale dell'arco alpino. Nell'analisi verranno prese in considerazione le seguenti tematiche:
A- identificazione di gruppi e facies regionali
Sulla base degli elementi di parure, dei riti e delle pratiche funerarie, ci si propone di seguire l'evoluzione del costume femminile e di identificarne le specificità e gli elementi caratterizzanti. Esistono caratteri generali comuni all'area oggetto di indagine? All'interno di ogni gruppo culturale esistono poi differenti facies?
B- integrazione e appartenenza
L'evoluzione del costume femminile riflette mutamenti nella società e nella storia del popolamento di un territorio. L'introduzione di nuove fogge può illustrare dinamiche di acculturazione che riflettono avvenimenti storici ed indica la volontà da parte di una popolazione di aderire a modelli culturali lontani e suggestivi. Al contrario la persistenza di elementi di ornamento locali indicano l'attaccamento e l'orgoglio di appartenenza alle proprie tradizioni.
C- corrispondenza tra gruppi culturali ed identità etnica
Nelle vallate alpine meridionali durante l'età del Ferro le fonti letterarie enumerano un mosaico di popoli. Soltanto nell'area alpina e prealpina compresa tra Lombardia occidentale, Piemonte orientale, Canton Ticino e Vallese sono ricordati almeno sei differenti ethnoi: Lepontii, Orobii, Uberi, Vertamocori, Agones e Salassi. Esiste, nonostante la diversa natura della documentazione, una corrispondenza tra gruppi identificati sulla base delle fonti archeologiche e popoli ricordati dalle fonti letterarie ?
D- significati simbolico-taumaturgici dell'ornamento
La predilezione per materie prime (argento; bronzo; corallo; ambra) o certi oggetti con funzione di amuleto possono riflettere credenze legate al mondo femminile ed essere caricati di un valore simbolico.
E- ruolo e funzione della donna nella società
Gli oggetti ornamentali, l'abbigliamento e il costume sono mezzi attraverso cui l'individuo rappresenta se stesso davanti e all'interno della comunità. La scelta di un monile non è legata soltanto al gusto estetico, ma dipende dalla posizione sociale della portatrice, dal suo ruolo nella società, dall'occasione contingente (matrimonio, funerale, etc.) e dall'età. Attraverso lo studio della parure, sulla base del quadro che emerge dalla documentazione archeologica, si rifletterà sulle funzioni ricoperte dalla donna, nell'arco geografico e temporale considerato.
F- mobilità della donna nella società
La comparsa di elementi di abbigliamento che ricorrono in corredi funerari al di fuori del proprio contesto è considerata l'indizio di spostamenti di persone e, se coinvolge donne, di matrimoni volti a rinsaldare alleanze commerciali. L'organizzazione e il controllo dei traffici presupponeva infatti la garanzia della sicurezza delle vie di transito e dei trasporti, che poteva essere assicurata anche attraverso matrimoni. Le donne straniere si integravano presto nella nuove comunità delle quali adottavano il costume, ad eccezione di qualche oggetto che ne ricordava l'origine.

Fonti utilizzate
L'analisi delle fonti archeologiche costituisce il fulcro della ricerca. La selezione dipende in primo luogo dall'area geografica e culturale e dal periodo cronologico considerato. La scelta è orientata prevalentemente su depositi funerari definiti femminili sulla base di dati antropologici o, nella mancanza di resti ossei, sulla base di elementi di ornamento considerati tipicamente femminili («sesso archeologico»). Verranno prese in considerazione, qualora pertinenti, le principali fonti iconografiche, epigrafiche e storiche.

Area geografica
Gli insiemi di materiale archeologico che servono allo studio provengono da un'area geografica larga che comprende il settore meridionale dell'arco alpino, e parte della pianura padana al di sopra del Po. Punto di partenza sono i gruppi culturali golasecchiani diffusi nel Canton Ticino e nelle pre-Alpi, la Val D'Aosta e il Vallese. Verranno in un secondo momento presi in considerazione le Alpi francesi occidentali caratterizzate dai gruppi culturali di Maurienne-Tarentaise, di Oisans-Rochefort di Queyraa-Ubaye e di Durance; l'arco alpino lombardo centro-occidentale (Valtellina, Valcamonica, Valtrompia) in cui è diffuso il gruppo Breno / Dos dell'Arca; il Trentino Alto-Adige, il Süd Tirolo e l'Egadina interessati dalle culture di Luco/Laugen – Meluno/Melaun e di Fritzen-Sanzeno; l'area compresa tra i Lessini e la Val d'Agno caratterizzata dalla compresenza di elementi di tipo atestino e di tipo Sanzeno.

Periodo cronologico
I termini cronologici della ricerca sono compresi tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C.

Dottorato in cotutela : Università di Zurigo / Ecole Pratique des Hautes Ètudes
 

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